Ogni estate il Comune di Milano attiva una serie di servizi gratuiti per fronteggiare il caldo e la solitudine degli anziani che, loro malgrado, rimangono in città.
I Custodi Sociali di Sociosfera, che operano in Zona 8 in associazione con altri soggetti aderenti alla RTA Accanto (Consorzio Farsi Prossimo e Fondazione Don Gnocchi) all’interno del sistema di accreditamento della domiciliarità del Comune di Milano, sono stati coinvolti in una storia molto esplicativa sull’utilità del piano comunale Anticaldo.
L’accaduto.
Il giorno 18 agosto intorno alle ore 11.00, la signora C.M., che usufruisce della consegna pasti a domicilio, non ha risposto all’operatore.
Subito parte una segnalazione alle assistenti sociali, che a loro volta avvertono i custodi.
Intorno alle ore 12.00 gli operatori sono sul posto e, alla mancata risposta al citofono, avviano un’immediata indagine fra vicini e conoscenti del palazzo.
Si scopre che la signora vive sola e non ha parenti vicini che possano controllarne lo stato di salute.
I custodi hanno allora tentato di contattare la persona attraverso la porta dell’appartamento: giungono lamenti di dolore e un’unica parola: “Caduta”.
Ecco che si contattano i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa per mettere in salvo la signora.
Portata in ospedale per i controlli del caso, l’anziana, pochi giorni dopo, è rientrata a casa sana e salva.
Oggi viene monitorata costantemente per evitare di nuovo incidenti che potrebbero avere gravi conseguenze.
Il Piano Anticaldo.
I servizi sociali sanno bene che una delle cause maggiori di morte negli anziani che vivono da soli è la caduta accidentale nella propria abitazione: i servizi domiciliari e, in particolare, il così detto Piano Anticaldo, cercano di arginare questa piaga soprattutto estiva che, negli ultimi anni, ha fatto un considerevole numero di vittime.
I servizi domiciliari e di “prossimità” – che si attivano mediante segnalazione agli assistenti sociali comunali – possono andare da un aiuto per la gestione della casa, all’igiene personale, alla consegna dei pasti a domicilio.
Queste attività non solo offrono un aiuto concreto nella vita di tutti i giorni, ma sono l’occasione per monitorare situazioni talvolta critiche.
L’ASL e il Comune di Milano stilano un elenco di persone fragili dal punto di vista sanitario, che viene inoltrato ai Custodi Sociali, pronti a intervenire subito, non solo nei giorni di maggior caldo, per irreperibilità delle persone coinvolte.
Il bilancio.
A estate ormai conclusa possiamo fare un bilancio: nei mesi estivi a Milano, oltre alla consegna di pasti al domicilio supplementari a quelli ordinari, sono stati forniti oltre 530 apparecchi di teleassistenza ed è stata offerta assistenza domiciliare gratuita per pulizie ambientali e igiene personale a circa 240 persone.
Tutti questi interventi, a volte avviati su richiesta di parenti o vicini, sono utili per focalizzare lo sguardo su situazioni di disagio nascoste, prima che diventino emergenziali, con l’obiettivo di ridurre il rischio di un aggravamento sociale e sanitario della persona.
Le conclusioni.
Per concludere, il bilancio anche quest’anno è positivo: servizi erogati e situazioni di disagio tenuti sotto controllo e una città meno egoista e più a misura d’uomo.
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