Sociosfera annuncia l’avvio del progetto Anziani in Mente, un programma pluriennale di attività di natura psicologica e sociale a supporto delle persone anziani e dei loro famigliari.
Anziani in Mente è finanziato da una donazione privata della Gera and Partners ed è già attivo sul territorio del nord-est Milano e di Segrate, con l’idea di espandersi, nel tempo, anche sull’area Milano Est e Monza.
A chi si rivolge Anziani in Mente?
Il progetto si rivolge a persone con più di 65 anni che vivono al domicilio, ai loro familiari e ad operatori e cittadini interessati al tema dell’invecchiamento.
Possiamo, a titolo sintetico, distinguere tre tipologie di destinatari principali:
- persone autonome, ma socialmente isolate: si tratta di persone con un soddisfacente livello di salute, ma che, per varie ragioni biografiche e contestuali, dispongono di una rete sociale povera e spesso manifestano segnali di disagio psicologico collegato a questa condizione;
- persone anziane fragili, ma ancora abbastanza autonome: intendiamo persone che iniziano a manifestare dei segnali oggettivi di fragilità dovuta a compromissioni fisiche, leggero decadimento cognitivo o problemi di salute mentale (tipicamente depressione), ancora in grado di vivere in autonomia, ma che necessitano di supporto psicosociale e di un intervento sociosanitario a bassa intensità;
- persone anziane in condizioni di disabilità complessa: si tratta di persone ormai non più autonome a causa di problematiche mediche disabilitanti, includendo in questo filone le demenze; in questo caso, il carico assistenziale ricade soprattutto sui familiari (care giver) che spesso si trovano in fatica (burnout) e che diventano il target di interventi di supporto.
Spesso, queste tipologie persone, già ricevono interventi in termini di sostegno al reddito o assistenza sociale, ma questo tipo di supporto si colloca più a livello materiale e impatta in modo limitato su difficoltà di tipo psicologico, comportamentale ed esistenziali che, nella persona anziana, contribuiscono a rendere questa fase della vita particolarmente difficile, andando a ridursi le risorse (sociali ed economico) e ad aumentare le difficoltà fisiche e gli eventi avversi (es. lutti).
Obiettivi e attività
Anziani in Mente mira a sviluppare strategie di intervento coerenti con i profili sopra presentati, per migliorare le condizioni delle persone anziane fragili e dei loro familiari, seguendo linee operative e progettuali specifiche.
Obiettivi specifici del progetto:
- identificare barriere sociali e psicologiche che mantengono l’individuo (o la famiglia) in una situazione di isolamento e fragilità e nel contempo valorizzare le risorse sociali e individuali esistenti;
- offrire un supporto che vada a fornire interventi mirati secondo un continuum che va dal supporto psicologico/terapeutico all’accompagnamento ad attività e contesti socializzanti (e viceversa) a seconda del profilo: maggiore è la salute e più alto è il grado di funzionamento di una persona anziana, meno bisogno ci sarà di fornire supporto psicologico, maggiore sarà invece il bisogno di fornire occasioni di socialità e orientamento alle opportunità del territorio;
- investire su interventi psicosociali di ascolto, supporto e terapia (a persone anziane o ai familiari) anche diluiti in un lasso di tempo lungo, proprio per la natura cronica di alcune delle problematiche sottostanti alla condizione di fragilità;
- coinvolgere differenti specialisti (psicologi, assistenti sociali, educatori, custodi sociali, medici) per intervenire in modo globale, ricordando che l’accesso a questo tipo di interventi multidisciplinari è pressoché inesistente nei servizi pubblici;
- coinvolgere il più possibile i familiari, visto il loro ruolo chiave nell’accompagnamento della persona anziana verso le fasi finali della vita e per il carico psicofisico e il disorientamento che essi affrontano quando i propri genitori approdano ad una condizione di fragilità o disabilità;
- identificare e presidiare i collegamenti con Enti del territorio che forniscono opportunità di socializzazione e supporto, incluso anche il mondo del volontariato;
- creare un dialogo con i servizi pubblici che si occupano di anziani e marginalità che non sono in grado di fornire adeguato supporto per ragioni economiche e organizzative interne, ma che accettano di buon grado di inviare i loro assistiti a progetti di qualità.
Attività per persone anziane
Laboratori e attività di gruppo socializzanti
È prevista l’organizzazione di laboratori di gruppo per persone anziane, con lo scopo di favorirne la socializzazione, creando nuovi rapporti umani e riabituando le persone all’interazione reciproca in un contesto protetto o dedicato. I laboratori, condotti da psicologi o educatori, avranno una durata di 12 incontri da un’ora e mezza ciascuno.
A seconda delle caratteristiche delle persone anziane coinvolte, potranno avere un’impostazione di stimolazione cognitiva, attraverso esercizi che allenano le capacità cognitive, di socializzazione e condivisione emotiva, attraverso attività stimolo che promuovano la condivisione e l’interazione, ad esempio la narrazione autobiografica.
Interventi individualizzati
Saranno attivati interventi di supporto individuale destinati alla persona anziana, soprattutto colloqui psicologici di supporto e psicoterapia, che spesso sono incentrati sulla gestione di sintomi depressivi e la rielaborazione di temi esistenziali o lutti che in questa fase di vita assumono una rilevanza particolare. I colloqui potranno anche essere effettuati al domicilio della persona nel caso ci siano condizioni che ne limitano la mobilità.
Sono previste anche visite da parte di un medico psichiatra per situazioni di malessere intenso che richiede un intervento medico e interventi di accompagnamento educativo e sociale su bisogni specifici particolari.
Supporto familliari
L’azione prevede percorsi di intervento psicologico per familiari di persone anziane affette da demenza o grave disabilità che sperimentano uno stato di burnout del care giver, definito come una situazione di sovraccarico e iper-coinvolgimento emotivo dovuta ad una condizione di stress acuto legata al prendersi cura del proprio familiare.
Informazioni e contatti
Filippo Rapisarda, referente del progetto: studi.ricerche@sociosfera.it
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