Equilibrio, concentrazione e anche tanto divertimento: è questo lo Slackline, una pratica sportiva che sta diventando sempre più presente nei parchi delle nostre città.
La pratica dello Slackline è tanto semplice quanto coinvolgente.
L’obiettivo è stare in equilibrio
e camminare su una fettuccia larga dai 2,5 ai 5 cm, tesa tra due punti di ancoraggio.
Facile no?
Ma andiamo indietro nel tempo, all’origine della disciplina: è il 1979, Adam Grosowsky e Jeff Ellington, due giovani climber affascinati dalla cultura circense, iniziano a camminare su catene e cavi ad Olimpia, Stato di Washington.
La passione li porta a sperimentare trick e spettacoli sempre più complessi e sbalordenti, fino al 1981, quando eseguono una traversata di 10 metri, ad un’altezza di 8 metri!
Grazie a loro la pratica dello Slackline si diffuse ad altri climber della West Coast americana, diventando poi sport diffuso a livello mondiale.
In Europa questa disciplina compare nei primi anni del 2000, grazie in particolar modo all’European Slackline Festival del 2006 a Scharnitz, Austria.
Oggi la pratica dello Slackline si è differenziata in alcune sottocategorie, tra cui:
- Trickline, dove l’obiettivo è creare complesse e difficili trick, evoluzioni
- Longline, in cui gli atleti si sfidano a camminare lungo una fettuccia il più lunga possibile
- Higline, ovvero camminare in equilibro su una fettuccia tesa ad una grande altezza
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