Il gioco descritto in questo post può essere proposto per consentire ad un gruppo di bambini di scoprire caratteristiche personali proprie e altrui.

L’attività può essere svolta in una fase iniziale di avvio di un gruppo, con il fine di permettere ai membri di interagire e, quindi, di iniziare a conoscersi. Con scopi differenti, però, il gioco può essere realizzato anche da bambini che hanno già instaurato una relazione, poiché “Mi presento” consente di approfondire il livello di conoscenza e di valutare le dinamiche relazionali presenti.

A proposito di obiettivi, di seguito un elenco delle principali capacità coinvolte in questa attività (tali abilità sono spiegate in modo dettagliato nel paragrafo “Finalità educative” del post):

  • La capacità di auto-osservazione e di introspezione (riconoscimento delle proprie peculiarità).
  • La capacità di valutazione dell’altro.
  • L’abilità nella descrizione delle proprie caratteristiche.
  • La capacità di comunicazione, in particolare in merito alla condivisione di idee in un gruppo (espressione dei propri pensieri).
  • Aumento del livello di conoscenza nei confronti di se stessi e delle persone con cui si entra in relazione.
  • Crescita di autostima e maggiore consapevolezza delle potenzialità e delle risorse personali.
  • L‘interiorizzazione e il rispetto delle regole e delle corrette modalità d’uso.
  • La relazione con l’altro.

La difficoltà è adattabile alle esigenze di ciascun bambino.

OCCORRENTE

Il materiale necessario per poter realizzare l’attività “Mi presento” è il seguente:

  • Un foglio di carta per ciascun bambino;
  • Una penna o una matita per ogni partecipante;
  • Un contenitore;
  • Facoltativo: un foglio grande oppure una lavagna su cui segnare le votazioni.

COME SI GIOCA?

Sei curioso di scoprire qualcosa di più sul gioco “Mi presento”? Continua a leggere, in questo paragrafo troverai la descrizione approfondita dell’introduzione, delle modalità di svolgimento e della conclusione del gioco.

La proposta, lo sviluppo e la conclusione del gioco sono personalizzabili in relazione alle peculiarità di ciascun bambino e delle caratteristiche del gruppo.

INTRODUZIONE ALL’ATTIVITÀ 

Innanzitutto, la figura educativa fa disporre i bambini in cerchio, sulle sedie oppure seduti per terra. È importante assegnare a ciascuno un posto per evitare che i partecipanti possano sbirciare ciò che scrivono gli altri.

Quando l’organizzazione degli spazi è terminata, chi conduce il gioco deve spiegare le regole e le caratteristiche del gioco al gruppo. Per poter dare avvio all’attività è necessario assicurarsi che tutti abbiano compreso le modalità di realizzazione. Se necessario, le regole possono essere ripetute in itinere.

A questo punto, l’educatore può distribuire il materiale. Un passaggio fondamentale è la scelta della categoria rispetto alla quale i giocatori dovranno individuare gli aspetti personali da condividere.

Numero dei giocatori: almeno tre partecipanti; più si è meglio è!

Fascia d’età: scuola Primaria.

Luoghi di realizzazione: a scuola, nei centri estivi, nelle attività pomeridiane di doposcuola e in videochiamata!

IL GIOCO: “MI PRESENTO”

L’attività consiste in una descrizione di se stessi tramite un elenco di caratteristiche di una particolare categoria (ad esempio: aspetto fisico, gusti e interessi personali, carattere e personalità).

Ogni partecipante si presenta scrivendo un numero pre-stabilito di qualità su un foglietto. Attenzione, però! In ogni lista dovrà essere inserita una caratteristica inventata di sana pianta.

Quando tutti hanno terminato questa prima fase dell’attività, i foglietti vanno piegati e messi dentro a un contenitore. A turno, ciascun giocatore pesca uno dei pezzetti di carta e legge al resto del gruppo la lista di caratteristiche.

È arrivato il momento di indovinare chi è l’autore della descrizione estratta: per alzata di mano oppure seguendo l’ordine di come sono posizionati, i bambini cercano di identificarlo nominando uno dei giocatori. Quando ogni partecipante ha espresso la sua opinione, il minore ammette di essere stato scoperto oppure comunica al gruppo di aver scritto l’elenco estratto.

A questo punto bisogna scoprire quale delle informazioni è inventata e non corrisponde alla descrizione dell’autore. Per poter individuare la caratteristica non veritiera i giocatori si confrontano e poi comunicano al conduttore la decisione comune finale. Il bambino conferma o smentisce al gruppo.

CONCLUSIONE

Non c’è alcun vincitore.

Il gioco termina quando tutte le liste di presentazione sono state pescate e tutti gli autori sono stati individuati.

È possibile proporre un’altra “partita”, cambiando la categoria di riferimento.

Una volta interiorizzate le modalità d’uso il minore può riproporre l’attività ad altre persone (familiari e/o amici).

FINALITÀ EDUCATIVE

La proposta del gioco “Mi presento” è funzionale per far entrare in relazione i componenti di un gruppo appena formato, oppure per approfondire il livello di conoscenza tra membri che si conoscono da più tempo.

L’attività offre ai bambini la possibilità di divertirsi quando devono scoprire quale dei giocatori si è descritto e quando discutono per indovinare la caratteristica inventata.

La scelta delle caratteristiche personali da inserire nella lista e , quindi, da condividere con gli altri implica diverse capacità:

  • Auto-osservazione.
  • Introspezione e descrizione delle proprie caratteristiche.
  • Attenzione nei confronti degli aspetti personali degli altri bambini.
  • Condivisione della propria opinione all’interno di un gruppo.
  • Collaborazione e ascolto del pensiero altrui per poter raggiungere una decisione comune e condivisa.

Questo gioco rappresenta una valida occasione per conoscersi reciprocamente, scoprire qualcosa su se stessi e sugli altri e interagire all’interno di un gruppo.

La realizzazione di questa attività consente alla figura educativa di osservare le dinamiche relazionali esistenti tra i minori. “Mi presento” offre la possibilità di rilevare le modalità che vengono messe in atto, in termini di abilità e risorse già presenti oppure aspetti che sono ancora da sviluppare.

Il gioco può far emergere discussioni costruttive in merito ai diversi modi di descrivere se stessi. Il confronto è utile per notare quali sono gli elementi in cui il bambino riconosce se stesso e quali invece le caratteristiche che individua il gruppo.

Una delle finalità educative del gioco riguarda l’intervento sul livello di autostima dei partecipanti, in quanto permette di sottolineare le potenzialità di ciascuno.

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